mercoledì 11 gennaio 2012

MaxHazzard: vivere di Betting "secondo me"

Liberamente tratto dall'opera "il trading secondo ProfSte" di G.Dazzi







                      Maxhazzard Il betting secondo “me”

                                               professionalità, metodo, redditività








Cap. 1    IL BETTING COME ATTIVITA IMPRENDITORIALE BASATA SULLE
               PERFORMANCE





Vivere di Betting

Iniziamo questo testo cercando di dare una risposta alla domanda che in molti si
pongono e cioè se sia o meno possibile vivere di sole scommesse. 


Chiarisco subito e conestrema fermezza che il mio consiglio è e resta quello di tenere un lavoro sicuro e
respingere l'illusione di poter vivere di betting, poiché vivere di betting è una cosa molto ma molto 

difficile e lo dico con cognizione di causa.

Le conclusioni che presento qui contengono la mia risposta al dilemma e sono
basate sulla mia esperienza personale, esperienza fatta di presenza quotidiana sui
“book”, di studio e approfondimento di una materia tanto affascinante quanto vasta e
sotto certi aspetti illimitata. 


Sconsiglio fermamente a chiunque di pensare di fare del betting l’unica professione, pur essendo 
io stesso un trader-better professionista; una contraddizione solo apparente, che trae la propria 
origine dalla mia esperienza personale: è proprio per il fatto che so bene cosa significhi concentrare 
tutto l'onere e il peso di realizzare e soprattutto mantenere solo tramite il betting, la sicurezza e
serenità finanziaria per sé e per la propria famiglia, che sconsiglio fortemente a
chiunque di lasciare il proprio lavoro per il mondo delle scommesse.


Ribadisco con decisione il mio consiglio a non farsi cullare da false illusioni
circa la possibilità di vivere di solo betting perché – ve lo assicuro – è realmente la
cosa più difficile del mondo e l’inganno sta proprio nel fatto che sembra invece
qualcosa di estremamente facile, ed è proprio questo abbaglio ad aver portato
moltissime persone alla rovina. 


Lasciate perdere gli esempi di performance strabilianti mostrati magari in tempo reale in 
qualche forum di scommesse, perché sono assolutamente irrilevanti per chi voglia fare del 
betting una professione: eventi simili sono l'eccezione e non la regola, poiché il mercato 
non tutti i giorni offre opportunità di guadagni strabilianti mentre la vera capacità di un better
sta proprio nel riuscire a produrre risultati in modo costante e duraturo nel tempo.
 

Nel betting non si può barare, nel betting non si può rubare, copiare, mistificare,
ingannare, nel betting non si può dare la colpa a qualcun altro dei propri insuccessi o
trovare delle scuse per i trade in perdita, tutto dipende solo e sempre da noi stessi.
 

Questi elementi, insieme alla disciplina ferrea che deve dominare ogni aspetto di
questa professione, sono tra quelli che rendono difficile questo mestiere. Un mestiere
che richiede equilibrio interiore e psicologico, una pace e una forza d'animo che una
pallina antistress non potrà mai darti e che devi trovare da solo, con un percorso che
procede in parallelo con il progredire della conoscenza tecnica: una delle cose che ho
capito è che il betting è al 60% psicologia e solo al 40% tecnica e conoscenza dei
mercati; anche se può sembrare strano, è esattamente questa una delle realtà più
stupefacenti del betting ed anche nelle sue forme piu evolute (trading scalping ecc.)


Il betting vede perdere le persone dotate di un'intelligenza superiore come chi è così
stupido da pensare che sia facile. Essere troppo analitici non aiuta, così come non si 
deve essere nemmeno troppo semplicisti: fare trading istintivo è un pessimo modo per 
guadagnarsi da vivere. 

Qual'è quindi la mia risposta alla domanda si può vivere di betting?: la mia risposta è no, 
nel senso che dal punto di vista delle probabilità si tratta di un'impresa praticamente 
impossibile: quindi se stai pensando di fare del betting la tua vita sappi che non ci riuscirai 
mai e se anchedovesse accadere sarebbe l'eccezione che conferma la regola.

La professione dello better assomiglia più ad un viaggio perenne e senza una meta ultima,
un viaggio verso una continua evoluzione e ricerca del miglioramento che accompagnano
ogni aspetto della vita che a questo punto tende a diventare un continuum con il betting
stesso, senza per questo dover rinunciare agli altri ambiti; che anzi diventano elementi
integrativi e utili al raggiungimento dei propri obiettivi, come ad esempio i momenti
di ricreazione, lo sport, l'arricchimento culturale e quant'altro.

Nel betting non ci sono scorciatoie, per capirci: riuscire a vivere di betting è
tanto difficile quanto per chi inizia a fare uno sport qualsiasi arrivare all'oro olimpico
in quella disciplina, in tal senso non sarebbe corretto rispondere di si alla nostra
domanda fatale. Certo, qualcuno ci riesce, ma le probabilità sono fortemente a
sfavore di chi inizia e questo va detto chiaramente.
Non posso dirvi che iniziando arriverete sicuramente all'oro olimpico perché vi
prenderei in giro e in questo settore sono già in molti a farlo, troppi.

Questo è il mondo del betting, questo è quello che nessuno vi dice: che è pericoloso,
che può portare alla rovina, che può distruggere una vita, completamente.
Sono pochi gli ambiti della vita che hanno questi aspetti di pericolosità e di rischi, e
che possono portare a soluzioni estreme.
Ecco perché tengo così tanto a sottolineare come chi inizi a fare betting si trovi davanti
la legge delle probabilità che impietosamente sottolinea come sia virtualmente impossibile
arrivare a vivere di betting e chi ci riesce, se è vero che esiste qualcuno che vive solo di
betting e null'altro, rappresenta l'eccezione, il caso particolare.

Ragionevolmente non è possibile basare la propria speranza di successo e quindi
di reddito su un’ eccezione, sarebbe corretto basarlo su ciò che rappresenta la regola,
questo è mio dovere chiarirlo con forza. Se poi è vero, come è vero, che tra chi inizia
a praticare una disciplina c'è una persona, una sola, che arriva all'oro olimpico per
quella disciplina, allora è possibile anche iniziare a fare betting puntando a quell'
unico risultato, a quell' unica possibilità, avendo ben chiara la sostanziale
impossibilità iniziale di raggiungerlo dal punto di vista probabilistico e non pensando
che sia facile o comunque fattibile, perché si finirebbe per prendere in giro soprattutto
se stessi e per non porre le giuste basi e premesse necessarie ad affrontare tutte le
difficoltà che si incontreranno in questa impresa virtualmente impossibile.

Chi si cimenta in questa disciplina in modo esclusivo o si sta chiedendo se arrivare a
farlo, deve aver ben chiaro questo concetto: il betting è uno dei pochi ambiti dove le
probabilità di successo per chi inizia sono praticamente nulle. Meglio, molto meglio,
continuare a farlo avendo alle spalle la garanzia di un'altra fonte di reddito sicuro. E'
questa certezza, infatti, che consente di affacciarsi al trading nel migliore dei modi,
ossia con l'approccio di colui che sa come, qualsiasi cosa accada, avrà sempre dei
mezzi di sostentamento e la sicurezza di non rovinarsi, grazie allo stipendio, alla
pensione o alla rendita che arriva a fine mese, puntuale e rassicurante come solo una
fonte di reddito fisso sa esserlo


                                                                                                                   Max

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